Afa, debolezza e notti passate in bianco per il caldo possono portare a un calo generale delle energie. Per riequilibrare la situazione ci sono alcune regole generali da seguire.

Bere di più è la prima di queste. Assieme all’acqua si perdono anche molti sali minerali, che vanno reintegrati, specie dopo uno sforzo fisico. Con l’esposizione al sole aumenta poi la produzione di radicali liberi. È quindi essenziale assumere la gusta quota di antiossidanti. Bisogna inoltre garantire al corpo anche la gusta quantità di vitamine del gruppo B, che ottimizzano la produzione di energia, dei gruppi A e C, che combattono l’invecchiamento dei tessuti e favoriscono la circolazione, e della luteina, che protegge la vista.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumare ogni giorno cinque porzioni di frutta e verdura di cinque colori diversi: il gruppo giallo-arancio è ricco di betacarotene, un forte antiossidante che stimola la produzione di melanina mentre i vegetali verdi, oltre che di clorofilla, sono ricchi di magnesio, potassio e di polifenoli. Il colore rosso, tipico dei pomodori, indica un alto livello di licopene, utile soprattutto per il sistema cardiaco, mentre il bianco indica la presenza di zolfo (aglio e cipolla), antitumorali (rape, cavolfiori) e vitamina C (finocchio, cardo). Gli alimenti blu e viola, come il mirtillo, sono invece potenti antiossidanti e aiutano in particolare il corretto drenaggio dei liquidi.

Una protezione naturale che però è difficile garantirsi con continuità, specie se si mangia spesso fuori casa.

Quando l’organismo è sottoposto ad uno sforzo fisico ed è richiesto un plus di energia, l’apporto degli amminoacidi e delle vitamine, soprattutto del gruppo B, può essere un valido sostegno. Gli integratori che rispondono a tale esigenza vengono definiti tonici/energizzanti. In periodi di stress psicofisico o quando l’alimentazione è poco equilibrata e non si assumono frutta e verdura a sufficienza, si può ricorrere a un multivitaminico, che apporta sia le vitamine che i minerali. È bene comunque, se la è debolezza prolungata, fare un esame del sangue, per scoprire eventuali carenze specifiche. E rivolgersi, in caso di dubbio, al proprio medico di famiglia, che saprà indicare il prodotto più adatto.

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